Il tessuto urbano storico di Vimercate si sviluppa ortogonalmente nel sistema romano del cardo e decumano. Dalle piante storiche si evince l’insistenza della maglia ortogonale anche nelle orditure dei campi attorno alla vecchia città. La maglia ortogonale segna per prima il carattere della città di Vimercate e ne diventa elemento fondatore. Gli sviluppi urbanistici susseguitesi nel tempo fortunatamente non hanno alterato la qualità del centro che preserva ampi spazi verdi e fa di Vimercate una città giardino che bene ha conservato gli elementi costruiti di pregio all’interno dello spazio urbano. L’espansione urbana del centro storico si è sviluppata, fino alla cesura della tangenziale, seguendo la matrice originaria. Questa particolare cura nel costruire il territorio fa si che il centro storico si è sviluppato in un modesto ma accurato equilibrio facendo leggere la trama cittadina fino ai quartieri periferici. Ne fa di Vimercate una città estesa e ne riduce il senso di periferia.
Le aree del vecchio ospedale e della cava offrono l’opportunità di ricucire un resto di sfaldamento della maglia storica dato da un volume fuori scala e in contrasto rispetto alla cura dei dettagli e dei volumi delle costruzioni presenti nel tessuto armonico del centro storico. Un’occasione per intervenire con ambizione per riproporre la modestia dei volumi che fanno di Vimercate una cittadina preziosa e con un alto potenziale di sviluppo in termini di qualità degli spazi urbani e di qualità di vita.
Il carattere storico del tessuto cittadino di Vimercate rappresenta un valore non solo di memoria storica ma soprattutto di qualità di vita urbana alla scala dell’uomo. Un carattere questo che deve essere difeso quale matrice dell’identità di una regione prosperosa sia in passato quanto oggi nel rispetto dell’indole operosa degli abitanti della regione. Ridisegnare una città è una responsabilità etica che deve essere assunta da tutti gli operatori e dai cittadini quale impegno civico di riconoscimento del trascorso e delle radici storiche così come l’impegno e la responsabilità di tramandare alle generazioni future un habitat di qualità .
Lo sviluppo armonico delle città, dopo i “grandi” gesti urbanistici del passato e le più recenti teorie del caos, è diventato la risposta urbanistica contemporanea più diffusa nel mondo. La ricerca dell’armonia dello spazio urbano anche nelle grandi megalopoli asiatiche quali nuovi laboratori dell’urbanistica contemporanea ha riportato gli operatori a rivalutare la qualità degli spazi urbani delle città europee disegnate dai vuoti e non dai grandi gesti. La ricerca delle istituzioni e dei grandi promotori nel mondo si concentra nel ritrovare valori storici di memoria, di tradizioni, di identità e tipologie storiche che evidenziano le peculiarità dei luoghi in modo da rafforzare l’identità collettiva. E la dove questi contenuti storici vengono meno, il modello rimane sempre la città europea. I nuovi spazi delle città devono permettere agli abitanti di riconoscersi e di orientarsi sia fisicamente sia storicamente, e rendere riconoscibili le radici del luogo dove abitano.
La città storica europea è il modello dell’urbanistica contemporanea! Oggi non conosciamo un modello che riesca a sostituire la qualità della struttura storica urbana delle città europee. Il rispetto nei riguardi di un atteggiamento critico e costruttivo verso la ricostruzione delle aree adiacenti al centro storico di Vimercate ci porta ad evitare la ricerca di soluzioni che non siano ponderate e relazionate alla storia della città. La ricerca della qualità dello spazio urbano deriva dal suo inserimento nel tessuto storico e culturale. Tutto ciò che non è “spiegabile” diventa arbitrario e quindi contro l’impegno civico di tutti, di oggi, ieri e domani.
Il nuovo intervento urbanistico che tocca il cuore storico di Vimercate assume i valori storici della città e li interpreta estendendone la maglia urbanistica ortogonale:
Ricuce il tessuto urbano esistente e rafforza le identità dei luoghi attraverso la scala dell’intervento.
Riconosce le stratificazioni storiche e rafforza la vocazione dei luoghi attraverso le scelte tipologiche degli interventi che si relazionano in chiave contemporanea alle tipologie storiche della città lombarda.
Stratifica il territorio con maglie sovrapposte che rispondono alle esigenze del vivere collettivo creando e intersecando una serie di eventi che rafforzano l’armonia del vivere collettivo: la maglia viaria, ciclabile, pedonale, verde, edificata.
Riduce progressivamente la scala dell’intervento portandola da un’immagine urbana alla scala dell’uomo attraverso l’articolazione dei volumi e la distinzione delle penetrazioni: identità di quartieri, scala urbana viaria, scala urbana pedonale (penetrazioni trasversali), sistema continuo delle aree verdi, spazi pubblici minerali, riduzione della scala dei volumi costruiti e riconoscibilità delle unità abitative.
Propone gerarchie chiaramente distinte delle stratificazioni urbane: auto, pedoni, verde, vuoti, piazze, volumi.
Disegna edifici permeabili che si innestano nel tessuto urbano e propongono un’attitudine gioiosa del vivere la città attraverso il tema del fluire progressivo della vita cittadina filtrata da spazi che si estendono da: lo spazio pubblico, semi-pubblico, privato, intimo.
Assume la responsabilità di operare in modo serio e concreto nel rispetto della sostenibilità. La nostra esperienza coltivata nell’ambito del costruire attenendoci alle severe norme svizzere nel rispetto dell’ambiente ci porta ad assumere il tema della sostenibilità con uno sguardo pragmatico e non propagandistico-commerciale. Le condizioni climatiche delle nostre regioni fanno si’ che si riesca a rispondere alle esigenze del costruire in modo ecologico partendo dalla fisicità dei volumi stessi concentrandosi sul risparmio dell’energia cosiddetta grigia ( l’energia consumata per la produzione e il trasporto del materiale da costruzione). L’utilizzo esteso di materiali naturali e di produzione locale per la costruzione unitamente al corretto e ponderato orientamento degli edifici e delle aperture diventa il punto di partenza per un atteggiamento sostenibile. L’alto valore di coibentazione degli involucri è una condizione imperativa per un effettivo risparmio energetico e i valori richiesti oggi dalle normative sono ancora troppo bassi per ottenere valori energetici che complessivamente rispondino a standard di elevato risparmio energetico quali lo standard “minergie”. Questo valore è ad oggi una delle risposte concrete al tema della sostenibilità perchè considera in modo pragmatico l’incidenza del disegno dei volumi della costruzione giustamente quale elemento generatore del risparmio effettivo, lasciando spazio alle migliorie tecnologiche quali riciclo dell’aria, acqua, teleriscaldamento, termo pompa, pannelli solari e fotovoltaici, fito depuratori, ecc… La sostenibilità nella costruzione passa quindi prima dalla massa costruita e solo in secondo tempo attraverso soluzioni tecnologiche in quanto la tecnologia è uno strumento in evoluzione e intercambiabile.
La tipologia dei nuovi quartieri nasce dalla lettura del tessuto urbano e delle sue stratificazioni tipologiche e dalla relazione dei singoli lotti con il centro storico. Si identificano cosi quattro aree di intervento.